Il Food&Beverage resiste e si conferma uno dei pilastri dell’economia italiana.

Mag 11, 2021 | Agri-Food chains, International & New Market Entry

Il Food&Beverage resiste e si conferma uno dei pilastri dell’economia italiana anche durante la pandemia-Covid. L’industria agroalimentare italiana ha generato un valore aggiunto pari a 64,1 miliardi di euro, di cui 31,2 miliardi legati al settore F&B (-1,8% rispetto al 2019), e 32,9 mld provenienti dal comparto agricolo. Una performance meno frizzante del solito ma migliore rispetto all’andamento del Pil nazionale (che ha sfiorato un calo del 9%).

Nonostante tutto, le vendite all’estero dei prodotti agroalimentari italiani hanno segnato lo scorso anno una crescita dell’1,8%, raggiungendo un valore record di 46,1 miliardi di euro.

Secondo lo studio, le bevande rappresentano la categoria più venduta al di fuori dei confini e generano oltre un quinto del fatturato (20,6% con 9,5 miliardi di euro, di cui il solo vino vale 6,3 miliardi), mentre Germania, Francia e Stati Uniti rimangono i Paesi di maggiore approdo dell’export made in Italy. Nel 2010 le esportazioni agroalimentari erano di “soli” 27,8 miliardi di euro. Negli ultimi dieci anni il tasso medio di crescita si è attestato al +5,2 per cento.

Uno dei potenziali asset di crescita  è rappresentato dal mercato cinese che, non rientra ancora nei primi dieci bacini di approdo delle merci italiane diventando  una sfida per il 2021.

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