El confinamiento en Italia dispara el 82% el ecommerce
La rivista spagnola FOODRETAIL & SHOPPERS seguita da oltre 72.000 specialisti del settore FMCG e Retail e con oltre 12.000 professionisti abbonati alla sua newsletter ha appena pubblicato l’intervento svolto da Paolo Palomba (portavoce della società EXPERTISE ON FIELD, il partner italiano di IPLC) al webinar “Il Retail italiano prima del COVID-19” organizzato dall’area Retail Knowledge di AECOC, l’associazione spagnola che rappresenta oltre 30.000 imprese FMCG di produzione e del Retail.
L’argomento era analizzare quali misure sono state prese dai grandi distributori italiani per affrontare la situazione dopo l’evoluzione del coronavirus
Spicca la crescita dell’82,3% nel commercio elettronico, che è esplosa di fronte alle dichiarazioni del governo di limitare i deflussi da casa.
Paolo Palomba, ha indicato tre ragioni per l’insolito aumento delle vendite in questo momento. Il primo, l’effetto dell’accaparramento irrazionale dei prodotti, che “viene esacerbato dopo ogni annuncio di nuove restrizioni e che colpisce in particolare le categorie di cottura durevoli, come pasta, riso, pomodori in scatola o farina, per esempio”. Quindi, l’aumento degli acquisti di presidi sanitari, come i prodotti per parafarmacia (+ 112%) e degli articoli per l’igiene personale (+ 15%)
Infine, ha evidenziato l’impatto che l’isolamento sociale ha comportato sulle vendite dei retailer, tenuto conto che “In Italia, il cibo fuori casa rappresenta il 37% del consumo totale di cibo”, come ha evidenziato Palomba.
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